Mezzi Militari > Carri armati
Gli ultimi avvenimenti bellici accaduti in diversi luoghi del Medio Oriente sono serviti per verificare le capacità operative e di combattimento dei sistemi di armi sovietiche, acquistate da parte di alcuni dei Paesi di quella zona.
Uno di essi è il moderno carro armato
T-72, considerato come il modello più avanzato esportato dalla ex Unione Sovietica - oggi Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) -e che ha avuto l'opportunità di scontrarsi in combattimento con gli avanzati modelli occidentali, dando prova delle sue prestazioni reali.
Carro armato russo T-72
Versione italiana | 22.03.2020
Durante una visita alla base texana di Fort Hood, dove ha sede la 1 Divisione di Cavalleria degli Stati Uniti, abbiamo avuto l'occasione di osservare e fotografare in dettaglio uno degli esemplari iracheni del T-72 catturati durante l'operazione «Tempesta nel Deserto» ed ora esposto assieme ad altro materiale dell'Irak come trofeo di quella contesa.
CENNI STORICI
Alcuni anni fa, durante lo svolgimento dell'abituale sfilata militare della Piazza Rossa di Mosca, celebrata alla fine del 1977, gli specialisti occidentali poterono conoscere pubblicamente un nuovo carro armato medio sovietico che era stato battezzato con il nome di T-72. Nonostante la presentazione ufficiale in quell'anno, il suo sviluppo era stato iniziato alla fine della decade degli anni sessanta ed il carro era stato prodotto in serie sin dal 1971/72. Fino all'entrata in servizio della versione M1983 del T-72, chiamata anche T-72M e T-74, vennero prodotte più di 30.000 unità di questo blindato nelle fabbriche del Paese in cui era stato progettato, la Cecoslovacchia, poi esportate in alcuni dei Paesi dell'area di influenza sovietica, come Cuba, Siria, Libia, Bulgaria ed altri, desiderosi di fare assegnamento su dei blindati moderni, come l'Iraq o la Finlandia. Il carro entrò in combattimento per la prima volta nel 1982, quando delle unità corazzate siriane si scontrarono con i carri israeliani M-60 e Merkava nella zona Sud del Libano. Fu allora che furono distrutti i primi esemplari, soprattutto a causa dell'uso di 62 proiettili da 105 mm del tipo APFSDS. In questo modo, i servizi segreti occidentali, esaminando i carri catturati, poterono conoscere le loro caratteristiche reali. Attualmente si trovano in servizio diverse versioni, nelle quali sono stati installati equipaggiamenti di controllo del tiro più avanzati o sistemi di pannelli reattivi; ciò nonostante, i modelli d'esportazione sono considerati offrire, generalmente, minori prestazioni rispetto a quelli che si trovano in servizio nelle diverse repubbliche che costituiscono l'attuale CSI.

A sinistra: Inquadratura della parte frontale destra da cui sporge il grande proiettore IR, che permette il tiro notturno.
A destra: Dettaglio della parte frontale sinistra, dalla quale emergono gli elementi di direzione del tiro e una batteria di tubi lanciarazzi fumogeni.
CARATTERISTICHE
La configurazione del T-72 è convenzionale, con il comparto di guida nella parte centrale della zona anteriore dello scafo, una torretta dal profilo molto basso nella parte centrale del carro, nella quale è situato l'armamento principale e dove alloggiano gli altri occupanti ed il motore, e con la trasmissione nella zona posteriore. Lo scafo, più grande di quello del suo predecessore T-62, è realizzato in acciaio con altri elementi di corazzatura addizionali di circa 200 mm nella sua zona frontale superiore. Nella zona posteriore dello scafo è situato un motore diesel V-12 policarburante che è in grado di produrre 780 HP a 3.000 giri al minuto e che comprende un sistema di produzione di fumo per l'occultazione, che funziona mediante iniezione di carburante nei tubi di scappamento. Il motore è accoppiato ad una trasmissione Synchromesh ad assistenza idraulica ed è dotato di una scatola del cambio a sette velocità che permette una grande agilità su tutti i terreni. Il sistema delle sospensioni è del tipo a barre di torsione, con un treno di rotolamento dotato su ogni lato di sei grandi ruote doppie di guida, in acciaio fuso, e di tre rulli di appoggio sui quali scorre la parte interna delle maglie. I cingoli sono a perno singolo con una larghezza di 58 cm e maglie con tasselli di gomma.
La parte superiore dei cingoli ed i rulli di appoggio sono coperti, nelle ultime versioni, da faldoni costituiti da lastre corazzate che aiutano a ridurre la polvere e aumentano la protezione. Al centro della parte superiore dello scafo è ubicata la torretta principale, che è in grado di ruotare di 360° ed è realizzata in acciaio fuso. La sua zona frontale, nella quale sono montate piastre in ceramica inserite nella corazza per proteggere l’equipaggio, ha uno spessore di 530 mm; i suoi lati sono spessi 300 mm, mentre nella zona posteriore si riduce a 80 mm e nella parte superiore a 50 mm. Il carro presenta una sagoma molto bassa, che rende difficile la sua distruzione, offrendo un bersaglio relativamente piccolo.
A sinistra: Vista dall'alto del portello del cannoniere che, come si può notare, si apre al contrario.
A destra: Nel portello del capocarro c'è un affusto per una mitragliatrice media che spara tramite la leva situata nella parte destra.
A destra: Nel portello del capocarro c'è un affusto per una mitragliatrice media che spara tramite la leva situata nella parte destra.
A destra: La distribuzione di alcuni elementi nella zona destra del lato frontale superiore del T-72.
A sinistra: Dettaglio dell'estrattore centrale dei fumi del manicotto antitermico che riveste la zona centrale del cannone da 125 mm. del T-72.
A sinistra: Dettaglio dell'estrattore centrale dei fumi del manicotto antitermico che riveste la zona centrale del cannone da 125 mm. del T-72.
A destra: In questa inquadratura è visibile il tubo cilindrico che contiene lo snorkel per il guado profondo.
A sinistra: Vista dei vari dispostivi nella parte frontale del veicolo.
A sinistra: Vista dei vari dispostivi nella parte frontale del veicolo.
A sinistra: Alcune casse, situate ai lati della torretta, servono per il trasporto delle riserve e nello stesso tempo ne incrementano la blindatura.
Al centro L'elemento di unione del cannone con la torretta; in alto, il periscopio di osservazione del pilota.
A destra: I faldoni laterali del T-72 riparano parzialmente carro dalla polvere quando opera nel deserto e allo stesso tempo aumentano la protezione dei cingoli.
Al centro L'elemento di unione del cannone con la torretta; in alto, il periscopio di osservazione del pilota.
A destra: I faldoni laterali del T-72 riparano parzialmente carro dalla polvere quando opera nel deserto e allo stesso tempo aumentano la protezione dei cingoli.
Dimensioni:
Lunghezza totale 9,02 m
Lunghezza dello scafo 6,4 m
Altezza 2,265 m
Larghezza 3,375 m
Peso: 41 t
L'equipaggio è composto da tre persone: il pilota, il cannoniere ed il comandante del carro.
Questi ultimi due alloggiano nella torretta e sono incaricati della gestione degli armamenti, che comprendono un cannone da 125 mm ad anima liscia (i suoi omologhi occidentali, come M1 Abrams, Challenger, Leopard 2 ne portano uno da 120 mm, mentre l'italiano OF-40 è armato con un cannone da 105 mm), una mitragliatrice da 7,62 mm nel portello superiore della torretta, che è in grado di ruotare di 360° e che può essere utilizzata soltanto dall'esterno, e una mitragliatrice da 12,7 mm; essi sono anche responsabili delle batterie dei lancia fumogeni e del sistema di protezione NBC-nucleare/biologico/chimico - che comprende un equipaggiamento di rilevamento, un apparecchio di filtraggio dell'aria e di sovrapressione per l'equipaggio ed un rivestimento antiradiazioni per il carro. Il cannone ad anima liscia RAPIRA è dotato di un sistema automatico di alimentazione, capace di effettuare da sei a otto tiri al minuto; una piattaforma girevole, situata sotto il cannone, può ospitare 40 casse singole contenenti le munizioni.
I diversi tipi di munizioni non occupano spazi predeterminati, dato che la loro localizzazione precisa è conservata nella memoria di un computer che, dopo la richiesta del comandante del carro per avere un certo tipo di munizione, indica la situazione della cassa più vicina, mentre la piattaforma gira per situarla sotto al meccanismo di carica che si aziona dopo l'inclinazione del cannone a 4°, ed ha il compito, per mezzo di un braccio oscillante, di posizionare la munizione nella culatta. I proietti da 125 mm del tipo APFSDS (munizionamento perforante), HEAT (esplosivo a carica cava) e HE (esplosivo) possono perforare dell'acciaio spesso tra i 300 ed i 475 mm a distanze dell'ordine del chilometro. La dotazione è di 500 cartucce per la mitragliatrice media da 12,7 mm e 3.000 cartucce per quella leggera PTK da 7,62 mm. Inoltre, dobbiamo sottolineare che con il cannone principale si possono sparare i missili anticarro AT-8, che possono colpire bersagli a distanze inferiori ai 4 km che hanno una capacità di perforazione di L'armamento può essere azionato elettricamente o manualmente e il suo sistema di controllo di tiro è integrato da dispositivi ottici diurni/notturni, un telemetro laser associato a un computer ed un sistema di stabilizzazione dei due assi.
A sinistra: Questi tre elementi, situati nella zona superiore della torretta, includono apparecchi di osservazione e misurazione della direzione di tiro del carro.
A destra: Dettaglio di uno dei tubi metallici nei quali corre il collegamento elettrico di una delle batterie di lanci fumogeni.
A destra: Dettaglio di uno dei tubi metallici nei quali corre il collegamento elettrico di una delle batterie di lanci fumogeni.
A sinistra: Nella parte posteriore della zona superiore della torretta è situato un portello per la ricerca delle munizioni, un proiettore e l'attacco di una delle antenne radio
A destra: Una vista dall'alto del T-72, come lo vedrebbe il capocarro. Notare i serbatoi di carburante situati nella parte superiore dei cingoli.
A destra: Una vista dall'alto del T-72, come lo vedrebbe il capocarro. Notare i serbatoi di carburante situati nella parte superiore dei cingoli.
PRESTAZIONI
Il suo peso limitato e la potenza del motore permettono velocità su strada di circa 60-70 km/ora e di circa 40-50 km/ora su tutti i terreni, mentre la sua autonomia è di 500 km, con serbatoi interni da 1.000 litri di capacità, anche se si può fissare nella zona posteriore dello scafo un serbatoio ausiliario, che permette di incrementare il suo raggio di azione di ulteriori 220 km. Il carro può superare ostacoli verticali fino a 0,915 m di altezza e fossati di 2,7 m. Le sue capacità anfibie gli permettono di attraversare corsi d'acqua fino a 1,43 m senza bisogno di preparativi o fino a 5,5 m se viene dotato di un tubo da guado ausiliare.
I carri T-72 sono dotati di una lama apripista anteriore e possono essere muniti di un sistema di sminamento a rulli del tipo KMT 4/6. Le sue zone più vulnerabili sono i serbatoi di carburante sui lati e la zona del motore, mentre trai suoi limiti vi è l'angolo di tiro in depressione (verso il basso) del cannone principale, che è molto piccolo e gli impedisce di tirare quando è al riparo dal tiro diretto.
A sinistra: Nella zona posteriore è situato il gruppo propulsore, che dispone di alcune grandi griglie per l'aria di raffreddamento.
A destra: Questa ripresa mette in evidenza le dimensioni delle casse per le scorte.
A destra: Questa ripresa mette in evidenza le dimensioni delle casse per le scorte.
A sinistra: Vista della zona posteriore dello scafo del carro.
A destra: La zona posteriore dove si trova il tubo di scappamento del motore, il cui fumo ha macchiato di color nero il faldone.
A destra: La zona posteriore dove si trova il tubo di scappamento del motore, il cui fumo ha macchiato di color nero il faldone.
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