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Boeing E-3 Sentry (AWACS)
Versione Italiana     |     27.07.2022

Alla fine degli anni Cinquanta, il concetto classico di ricognizione aerea subì una trasformazione radicale, quando si cominciò a sfruttare frequentemente quella che poteva essere definita come “ricognizione con mezzi elettronici”, per la quale erano necessari aerei sofisticati, complessi e costosi, in grado di funzionare come vere postazioni strategiche di comando volanti.

Questo nuovo tipo di aerei doveva possedere, come caratteristica di base, una capacità di vigilanza continua della zona assegnata o di un territorio particolare. Le prime esperienze al riguardo vennero effettuate dalla Marina Statunitense, con gli aerei Grumman E-1B Tracer (1956) e Grumman E-2 Hawk Eye (1964). Comunque, subito dopo, la stessa USAF (Forza Aerea Statunitense) ebbe bisogno di quei bizzarri e caratteristici velivoli, avviando, all’inizio della decade degli anni Settanta, un programma universalmente noto con l’acronimo di AWACS (Airborne Warning and Control System = Sistema di Allarme e Controllo Volante) e utilizzando come vettore l’aereo Boeing E-3 Sentry (Sentinella), derivante dal Boeing 707-300 ad uso civile.
Il primo E-3A di serie venne consegnato alla USAF il 24 marzo 1977, seguito, durante il resto dell’anno, da altri quattro prototipi, cosa che portò alla creazione di una unità speciale per radunarli, il 522 Airborne and Control Wing, con base in Oklahoma. L’anno seguente, vennero consegnati altri dieci Sentry, più ulteriori cinque nel 1979.
Alla fine del 1980, era stato consegnato un totale di 28 AWACS, anche se la quantità definitiva, giungendo al 1985, fu di 34 unità, a cui vanno aggiunte altre 18 sotto il controllo della NATO, assegnate a basi in Germania. L’efficacia degli AWACS risiede nella loro possibilità di effettuare servizi di vigilanza di ogni tipo di territorio, da qualsiasi altezza e indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, offrendo informazioni dettagliate, in tempo reale, circa i movimenti e la composizione delle forze nemiche, anche se questa possibilità, attualmente, viene sfruttata per controllare qualsiasi tipo di movimento di forze, ostili o meno che siano. In questo senso, questi aerei hanno prestato un servizio importante nel vigilare i movimenti delle truppe in zone di guerra (come la Somalia o la Bosnia), o nel conoscere perfettamente gli spostamenti delle proprie unità (flotta di controllo dell’embargo nel Mar Adriatico, ecc.).



A sinistra: Provvisto di due grandi pneumatici, il carrello di atterraggio anteriore è orientabile e retrattile all'indietro.
Al centro: L'apparecchiatura all'interno del radome, il cui diametro è di 9,14 m, effettua una rotazione ogni dieci secondi.
A destra: Gli stabilizzatori posteriori sono ad incidenza variabile e sono dotati di alettoni.


A sinistra: All'interno dell'E-3 è collocato un sistema di controllo composto console, coordinate da un computer IBM 4 PiCC1/CC2.
A destra: L'E-3 è azionato da quattro turbo soffianti PW-TF P100/P100A.

Boeing E-3 Sentry
A sinistra: Il sistema radar può operare in sette modi diversi, divisi in 32 sottosezioni.
A destra: Il radome è supportato da due colonne aerodinamiche a forma di V.
Boeing E-3 Sentry
L’ubicazione del radome è il risultato di un profondo studio di aerodinamica
Boeing E-3 Sentry
A sinistra: La prua dell'E-3 dispone di un radar meteorologico.
A destra: Il carrello di atterraggio principale è doppio e dispone di freni multidisco e antibloccaggio.
Boeing E-3 Sentry
A sinistra: l'ala è dotata di flap con bordo di fuga di tipo «fowler».
A destra: I reattori sono dotati di spinta a doppio flusso, come si può notare dalla diversità delle sezioni.
Boeing E-3 Sentry
A sinistra Quando il velivolo è a terra, agli ugelli dei motori viene applicata una copertura di protezione.
A destra: Il radome contiene le antenne del radar APY-1 e del sistema IFF APX-103.
I Sentry permettono di individuare e localizzare qualsiasi tipo di movimento da distanze fino a 370 km, alle quote più diverse. Il loro equipaggio di diciassette uomini rende possibile la permanenza in volo per molte ore, senza eccessiva fatica, dato che possiedono un’autonomia di 12.000 km ad un tetto massimo di quasi 12.000 m, e con una velocità di 896 km all’ora a 7.620 m di altitudine.  
La possibilità di disporre di aerei commerciali di maggior prestazioni, come il Boeing 747 Jumbo, fece pensare agli stessi come vettori per il sistema AWACS. Di conseguenza, alcuni di essi vennero modificati, dando origine all’E-4A, in grado di volare ininterrottamente per 72 ore. Il 21 dicembre 1979, venne consegnato il primo aereo di questo tipo, per prestare servizio  a differenza dell’E-3 Sentry, esclusivamente nell’USAF/SAC (Strategic Air Command = Comando Aereo Strategico), utilizzando come base principale quella di Offut, in Nebraska.

Boeing E-3 Sentry
A sinistra: In questa fotografia si notano gli spoiler dell'intradosso in posizione estesa.
A destra: Le linee rosse del motore indicano l’inizio della zona di possibile pericolo.
Boeing E-3 Sentry
A sinistra: Il bordo di attacco alare è provvisto di «slat» (alette ipersostentarici).
A destra: Sul fianco di destra, sopra l’ala, si trova uno dei portelli di emergenza
Boeing E-3 Sentry
Anche se il principale utilizzatore di questo velivolo è la Forza Aerea Nordamericana, gli E-3 operano anche sotto la bandiera della NATO, con equipaggi multinazionali.
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