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Un pilota del 103° Gruppo si appresta a salire per un volo addestrativo. Notare la forma e la posizione della scaletta di accesso.
AMX International
Versione italiana     |     18.02.2022

Frutto di un programma congiunto Italo-Brasiliano, l'Aermacchi-Aeritalia (oggi Alenia) Embraer AMX nasce nel 1978, quando Aermacchi e Aeritalia formalizzano un accordo per lo studio di un velivolo cacciabombardiere leggero, destinato a sostituire i G.91 e gli F-104G in servizio con l'Aeronautica Militare Italiana.



Un AMX del 14° Gruppo del 2° Stormo, ripreso in volo a bassa quota sulla pianura friulana. In evidenza in questa foto la finitura semilucida del velivolo.



Un AMX del 103° Gruppo del 51° Stormo, ripreso con un carico di bombe da esercitazione. Si tratta di sei Mk.82 da 227 kg appese ai quattro piloni subalari e, con un lanciatore binato, al pilone ventrale.

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Vista di muso di un AMX che evidenzia il diedro alare, l'angolo di apertura del tettuccio e la posizione dei serbatoi subalari da 580 litri, che è standard, sui piloni esterni. Sotto la semiala sinistra si trova anche un pod per il lancio di bombe e razzi di esercitazione.
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A SINISTRA: Primo piano sul muso di un AMX del 13° Gruppo del 32° Stormo, che mostra la tipica "bocca di squalo" del reparto, dipinta sotto il muso.
A DESTRA: Un AMX-T del 101° Gruppo del 32° Stormo.
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A SINISTRA: Primo piano per il muso di un AMX-T del 101° Gruppo. In evidenza la configurazione del doppio abitacolo, con posti in tandem scalati in altezza.
A DESTRA: Primo piano sulla volata del cannone M61A-1 Vulcan da 20 mm a sei canne rotanti.
Nel 1981 anche la brasiliana Embraer si aggiunge al team di costruzione e, in base alle necessità espresse dalle aeronautiche committenti, il lavoro di sviluppo e costruzione viene ripartito con diverse percentuali tra le tre industrie. Il primo prototipo, X-594, vola la prima volta il 15 maggio 1984 ma, al suo quinto volo, a causa di uno spegnimento del motore, è costretto ad un atterraggio di emergenza che provoca al pilota collaudatore Manlio Quarantelli, ferite mortali. È solo l'inizio di una serie di problemi all'unità propulsiva – il Rolls Royce / Fiat RB.168 Mk.807 Spey che si concluderà solo diversi anni più tardi, nel 1996, dopo aver causato alcuni ritardi al programma e la perdita di almeno tre velivoli. Nonostante molti giudizi negativi ricevuti, l'AMX è oggi pienamente in servizio con l'AMI presso sei gruppi volo (13°, 14°, 28°, 101°, 103° e 132°) e presso l'Aeronautica Brasiliana.

L'AMI ne ha ordinati 136 esemplari (di cui 26 biposto AMX-T) le cui consegne sono terminate nel 1997. Dal punto di vista operativo, l'AMX modello FOC (Full Operational Clearence) è dotato di un'ottima avionica di navigazione e attacco, di un valido sistema di difesa passiva e contromisure elettroniche integrato (ECM, RWR e chaff and flare), di comandi di volo con ampia ridondanza (quattro vie fly-by-wire più una meccanica di emergenza), e di una eccellente autonomia, garantitagli dai ridotti consumi del motore. L'armamento comprende le normali bombe a caduta e cluster dell'AMI, più la possibilità di utilizzare armamento intelligente: le bombe laser-guidate GBU-16 e le israeliane Opher.

Il cannone è lo stesso micidiale M61A-1 Vulcan da 20 mm a sei canne rotanti già in uso sugli F-104, mentre per difesa il velivolo porta anche due missili a guida infrarosso AIM-9L Sidewinder, gli stessi utilizzati dai Tornado e dagli F-104S.ASA. Due tipi di serbatoi sono in servizio: uno piccolo da 580 litri e uno da 1100 litri, raramente usato. Da notare che i serbatoi da 580 litri sono sempre portati ai piloni subalari esterni. Per aumentare le possibilità di carico, gli AMX utilizzano dei lanciatori multipli, ai quali possono essere agganciate due bombe tipo Mk.82 al pilone ventrale e ai due subalari interni. Il velivolo è in grado di rifornirsi in volo grazie ad una sonda esterna fissa sul lato destro del muso, che non sempre viene portata montata.
La mimetizzazione dell'AMX è costituita dal grigio chiaro su tutte le superfici, un colore ormai in fase di estensione a molti dei velivoli dell'AMI, dal Tornado all'F-104, dall'MB.339 al Boeing 707T/T. Stemmi, coccarde e scritte di servizio sono rigorosamente a bassa visibilità, e secondo le ultime disposizioni dell'AMI, le coccarde sono portate solo sulla semiala superiore sinistra e su quella inferiore destra. ti ai piloni subalari esterni. Per aumentare le possibilità di carico, gli AMX utilizzano dei lanciatori multipli, ai quali possono essere agganciate due bombe tipo Mk.82 al pilone ventrale e ai due subalari interni. Il velivolo è in grado di rifornirsi in volo grazie ad una sonda esterna fissa sul lato destro del muso, che non sempre viene portata montata.

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A SINISTRA: La sonda di rifornimento in volo si trova sul lato destro del muso e può essere installata o meno a seconda delle esigenze.
A DESTRA: L'abitacolo dell'AMX è caratterizzato dall'HUD (Head-Up Display) che sovrasta il pannello strumenti frontale. Il seggiolino è il Martin-Baker Mk.10, molto simile ai modelli installati su Tornado e MB.339.
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A SINISTRA: Primo piano per il carrello anteriore.
A DESTRA: Primo piano per la fiancata anteriore destra, con le sonde per i dati dell'aria e del Pitot. Notare il sistema di emergenza apertura tettuccio e la luce di formazione notturna, di colore giallastro.
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A SINISTRA: La gamba di forza sinistra del carrello principale.
A DESTRA: La posizione delle antenne sotto il muso. A sinistra manca il conetto nero del sistema ECM.
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In evidenza la rotaia di lancio del missile AIM-9L Sidewinder, posta sull'estremità alare.
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A SINISTRA: Primo piano del ventre alare in corrispondenza della coccarda di nazionalità; si possono notare anche gli attuatori dello slat sul bordo di attacco e il pilone subalare.
A DESTRA: L'ipersostentatore, o flap, della semiala sinistra.
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La deriva, in questo caso del velivolo MM.7167, codice 2-01, del 14° Gruppo, con la colorazione speciale per il raggiungimento delle 10.000 ore di volo su AMX del reparto. In alto si notano i due bulbi dei ricevitori del sistema RWR.
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I serbatoi subalari a grande capienza, da 1.100 litri.
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Il terminale di scarico del motore Rolls-Royce Spey. In evidenza anche gancio ventrale e il trim dei piani di coda.
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